Cos'è poeti crepuscolari?

Ecco alcune informazioni sui poeti crepuscolari, presentate in formato Markdown:

I poeti crepuscolari sono un movimento poetico italiano sviluppatosi all'inizio del XX secolo, in reazione al vitalismo dannunziano e al decadentismo. Il termine "crepuscolare" fu coniato dal critico Giuseppe Antonio Borgese nel 1910.

Le caratteristiche principali di questa corrente sono:

  • Senso di smarrimento e malinconia: Esprimono un sentimento di fine di un'epoca, di impossibilità di grandi ideali e passioni. Il mondo appare spento, grigio, privo di slanci. Si rifugiano in piccoli ambienti familiari, guardando alla vita con rassegnazione e nostalgia.

  • Rifiuto della retorica e del sublime: Abbandonano i toni elevati e magniloquenti della poesia precedente, preferendo un linguaggio dimesso, prosastico, spesso ironico e autoironico.

  • Tematiche umili e quotidiane: Si concentrano su oggetti, luoghi e situazioni banali, apparentemente insignificanti: stanze polverose, giardini abbandonati, amori impossibili, figure solitarie.

  • Influenza del simbolismo francese: Pur distanziandosi dal decadentismo, i crepuscolari riprendono alcune suggestioni del simbolismo, soprattutto per quanto riguarda l'uso del simbolo e dell'analogia per esprimere stati d'animo vaghi e indefinibili.

Alcuni dei principali esponenti del crepuscolarismo sono:

  • Guido Gozzano: Considerato il caposcuola, Gozzano mescola ironia e malinconia, descrivendo la realtà con un linguaggio semplice e colloquiale.

  • Sergio Corazzini: La sua poesia è caratterizzata da un forte senso di tristezza e solitudine, spesso legato alla sua malattia (tubercolosi).

  • Marino Moretti: Osserva la realtà provinciale con occhio disincantato, descrivendo personaggi e situazioni comuni con una certa amarezza.

  • Aldo Palazzeschi: Pur con elementi crepuscolari nelle prime opere, Palazzeschi si evolverà verso posizioni più originali e sperimentali, anticipando il futurismo.

Il crepuscolarismo rappresenta una voce importante nel panorama poetico italiano del primo Novecento, segnando un momento di passaggio tra la tradizione ottocentesca e le nuove avanguardie. La sua influenza si farà sentire su poeti successivi, come Eugenio Montale.